montascale a poltroncina arezzo - cortona

Il montascale è stato realizzato a cortona in provincia di Arezzo,il montascale doppio tubolare permette nelle scale non larghe di non essere troppo invasivo grazie agli ingombri ridotti.

Inoltre il binario a doppio tubolare è molto più versatile in quanto permette di installare il servoscala con ancoraggi diversi da quello classico ( foratura del gradino).

Infatti i binari del montascale  a doppio tubolare possono essere fermati al muro o al lato del gradino.

Il montascale rientra nella tipologia di prodotti rimborsabili, ai sensi della legge 13 del 1989 sull’eliminazione delle barriere architettoniche. La legge stabilisce che hanno diritto al contributo tutti coloro che presentino menomazioni funzionali e permanenti atte a compromettere la mobilità; pertanto non è necessario essere formalmente riconosciuti invalidi, ma presentare una patologia tale da rendere impossibile, difficoltoso o pericoloso affrontare a piedi una rampa di scale. Tale condizione può essere attestata da un certificato medico, in carta semplice, rilasciato da qualsiasi medico; è sufficiente che precisi da quali patologie dipende la limitazione del richiedente e quali obiettive difficoltà alla mobilità ne discendano. Nel definire la graduatoria di erogazione dei fondi vengono tenuti in considerazione due soli elementi: il diritto di precedenza concesso agli invalidi al 100% e l’ordine cronologico di presentazione della domanda; pertanto non vengono tenuti in alcuna considerazione altri parametri come il reddito, l’età, il tipo di opera e la spesa affrontata. Inoltre, la legge stabilisce che il contributo è concesso in misura pari alla spesa effettivamente sostenuta fino a 2.582,28 euro. A questa cifra viene aggiunto un 25% del totale per costi da 2.582,28 a 12.911,42 e un ulteriore 5% per costi al di sopra di 12.911,42 euro. In aggiunta al contributo statale, la spesa per l’acquisto del montascale può essere portata in detrazione dalla dichiarazione dei redditi in misura del 19%, secondo quanto previsto dall’art 13-bis del DPR n. 917 del 22/12/86 (detrazione per spese sanitarie), oppure del 36% ai sensi della legge 449/97 e successive modifiche (ristrutturazioni edilizie).